Giovanni, che era qualche anno più vecchio di Gesù, fu decapitato da re Erode Antipa, per volere della figliastra di Erode, Salomè. Nel corso degli anni si è speculato molto a proposito dei resti del corpo di Giovanni, specialmente sulla sua testa: è infatti un tema ricorrente nell’iconografia cristiana. Uno dei luoghi dove si dice che si trovi tale reliquia è la Chiesa di Giovanni Battista nella Città Vecchia (da non confondere con la Chiesa con lo stesso nome a Ein Karem).
Celata nel mercato, dentro al quartiere arabo, la facciata senza grosse pretese nasconde la grande bellezza del suo interno con disegni e pitture elaborate e ricche di immagini sacre. Una delle immagini più belle si trova giusto appena entrati nella Chiesa: la rappresentazione della testa mozzata di San Giovanni Battista attaccata ad un gioiello d’oro che si dice essere parte della reliquia dello scalpo di San Giovanni. Usanza presso i fedeli è quella di baciare la reliquia appena entrati.
La chiesa fu costruita sopra altri antichi santuari, uno di questo datato 5° secolo. La nuova struttura fu costruita tra l’8° e l’11° secolo da mercanti italiani e rinnovata dai crociati intorno al 12 secolo. La parte più antica, che si trova a circa 7 metri sotto il livello della strada, è accessibile con una scala.
Su parte di un muro si trova un’icona che rappresenta l’imperatrice bizantina Eudocia, che, dopo essere stata bandita da suo marito Teodosio II, fu esiliata in Terra Santa e fu molto attiva nella Chiesa del 5° secolo aiutando soprattutto la Chiesa di San Giovanni Battista
