Osservato dal Monte del Tempio durante una bella giornata di sole, ciò che maggiormente colpisce del Monte degli Ulivi è l’enorme densità di pietre tombali: circa 150mila lapidi distese sul versante occidentale del monte senza alcun ordine evidente. Per migliaia di anni gli Ebrei hanno seppellito qui i propri cari. Oggi, però, le nuove sepolture sono davvero poche perché manca lo spazio. Non solo, tra il 1948 e il 1967, quando il Monte degli Ulivi si trovava sotto il controllo della Giordania, non solo fu proibito l'uso del cimitero agli Ebrei ma molte tombe furono dissacrate. Anche dopo il 1967, anno della conquista israeliana di tutta la città, il cimitero continuò a non essere utilizzato perché nel frattempo a Gerusalemme Ovest erano sorti altri luoghi di sepoltura.
Le tombe di tanti protagonisti della storia Ebraica costeggiano il fianco del monte. Tra questi troviamo Assalonne, figlio del Re Davide, e, tra i più recenti, il Rabbino Kook e il politico Menachem Begin. Il Monte degli Ulivi è menzionato varie volte nella Bibbia: la prima volta nell'episodio nel quale si racconta che Re Davide salì sul monte per fuggire da Assalonne. Tuttavia, la menzione più importante è quella contenuta nel Libro di Zaccaria, dove si descrive che alla Fine dei Tempi Dio si presenterà sul Monte degli Ulivi e la montagna si dividerà in due parti, segnando così l’inizio della resurrezione dei morti.
Secondo la tradizione Cristiana, nella Valle del Kidron - che si trova tra il Monte del Tempio e il Monte degli Ulivi - ebbe luogo l'ultima passeggiata di Gesù. Sulle pendici settentrionali del monte vi è il Giardino di Getsemani, dove Gesù fu catturato. Per questo, sul Monte degli Ulivi, si trovano anche numerose chiese come la Chiesa del Nostro Padre e la Chiesa di tutte le Nazioni.