Nel XIX secolo, alcuni studiosi iniziarono a contestare la tradizione cristiana secondo la quale i luoghi della sepoltura e resurrezione di Gesù Cristo sono quelli dove sorge la Chiesa del Santo Sepolcro nel Quartiere Cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme. Ad avere dubbi furono soprattutto i cristiani protestanti, in larga parte perché la Chiesa del Santo Sepolcro è stata, da sempre, il sito sancito dalla Chiesa Cattolica.
Fu proprio il Generale Charles Gordon, un ufficiale e amministratore inglese, a raccogliere la sfida e cercare il "vero" sito. Nel 1883 Gordon trovò una scarpata rocciosa nei pressi della Porta di Damasco. Il fatto che la scarpata avesse la forma di un teschio, suggerì a Gordon che si potesse trattare del vero Golgota – nome che deriva dal termine aramaico e ed ebraico usato per indicare un teschio. Gordon ritenne che una delle numerose tombe ritrovate nelle vicinanze nel 1869 dovesse essere la tomba di Gesù. Giovanni Evangelista, infatti, specifica che la tomba si trovava in un giardino, ed è per questo che il sito identificato da Gordon – contenente anche un’antica cisterna ed un torchio – ha acquisito il nome "la Tomba del Giardino" (è noto anche come il "Calvario di Gordon").
Il fatto che gli archeologici (per non parlare della Chiesa Cattolica) devono ancora accettare l’ipotesi che la Tomba del Giardino possa essere davvero il luogo della sepoltura di Gesù non ha impedito al sito di diventare una destinazione popolare per i pellegini Cristiani Protestanti. È un posto silenzioso e tranquillo, adatto alla preghiera e alla meditazione.
Il sito è aperto al pubblico e le visite guidate sono a cura dell’Associazione della Tomba del Giardino.