Il sito è noto nel mondo cristiano cattolico come "Cenaculum" (o Il Cenacolo) derivato dal latino sala da pranzo, un ricordo del pasto pasquale che Gesù consumò con i suoi discepoli alla vigilia della sua morte prima di essere catturato e processato. Oggi i visitatori possono vedere la versione rinnovata della sala e salire sul tetto dell'edificio, che funge da punto di osservazione sulla Basilica della Dormizione, le mura della città vecchia e il Monte degli Ulivi. Il sito è aperto ai membri di tutte le religioni che desiderano visitarlo.
A proposito dell'ultima cena
Secondo il Nuovo Testamento, Gesù diede ai suoi discepoli del vino - simbolo del suo sangue che sarebbe stato versato e diede loro del pane (probabilmente pane azzimo) - simbolo del suo corpo che sarebbe stato sacrificato per i suoi credenti. In uno degli angoli della sala, sotto una cupoletta eretta sopra una rampa di scale, si erge una colonna con una decorazione raffigurante una coppia di pulcini di pellicano che richiama il cuore della madre. La femmina del pellicano, è pronta a sacrificarsi per i suoi pulcini, simboleggia nell'arte cristiana del Medioevo il sacrificio di Cristo per l'umanità.
Secondo la tradizione cristiana, in questo luogo ebbero luogo altri eventi significativi: il giorno della Pentecoste, dopo la crocifissione, si radunarono qui i discepoli di Gesù e sua madre Maria. Lo Spirito Santo li riempì e iniziarono a parlare in diverse lingue a loro sconosciute fino ad ora, e con il loro aiuto si misero a diffondere il cristianesimo tra le nazioni. Il giorno in cui lo Spirito Santo discese sugli apostoli è celebrato nella festa della Pentecoste.
La sala in cui ci troviamo fu costruita dai crociati circa 800 anni fa e faceva parte di una grande chiesa costruita dai crociati sui resti di una chiesa bizantina. L'edificio ha assunto la forma attuale dopo essere stato ristrutturato nel 1335 dai frati francescani, custodi della Terra Santa.
Al piano di sotto di noi c'è la tomba del re Davide. Secondo il Nuovo Testamento, Gesù è considerato un discendente della Casa di Davide. A causa dell'importanza del re David per l'Islam e il giudaismo, sono sorti molti conflitti intorno alle diverse tradizioni, che sono passate di mano in mano nel corso delle generazioni. Possiamo percepire le vicissitudini della storia guardando verso la parete meridionale della sala, dove era collocata un'alcova di preghiera musulmana - "Mihrab" - che indicava la direzione della preghiera verso la Mecca. Questa è un'aggiunta tarda, probabilmente del XVI secolo, quando i musulmani espulsero i monaci francescani dal complesso del Monte Sion e la sala divenne parte di una moschea.
Le decorazioni illustrano magnificamente la combinazione di culture in questo sito: i davanzali appuntiti sono costruiti in stile gotico-cristiano. Al contrario, i vetri delle finestre sono decorati in stile musulmano. I bellissimi archi ogivali che adornano il soffitto in stile gotico-crociato e le iscrizioni in caratteri arabi stilizzati adornano il muro. Dal 1948, lo Stato di Israele ha preso possesso dei luoghi santi sul Monte di Zion, inclusa questa sala. La messa celebrata qui dai Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI illustra la santità che il cristianesimo attribuisce a questo luogo.