Samuele fu una delle personalità più sorprendenti della Bibbia, capace al tempo dei Giudici di governare il popolo ebraico come un profeta e di servire come ago della bilancia sia il Re Saul sia il suo successore, il Re Davide.
Secondo il racconto biblico, per molti anni Hannah, la madre di Samuele, non riuscì a dare alla luce alcun figlio. Ebbe il suo unico figlio dopo aver promesso di arruolarlo al servizio di Dio al Tabernacolo di Shiloh.
Conosciuto come Nebi Samuel, il sito è tradizionalmente riconosciuto come la tomba di Samuele, ed è situato in cima a una ripida collina a nord del quartiere di Ramot a Gerusalemme.
Il luogo contiene una moschea del XVIII sec. costruita sui resti di una fortezza di periodo crociato. La tomba e la piccola sinagoga sono situate in una camera sotto la moschea.
Nel Libro di Samuele la Bibbia afferma che il profeta fu sepolto a Rama, la sua città natale, a est del sito funerario. Tuttavia, nel XII sec. il viaggiatore ebreo Benjamin di Tudela scrisse che i Crociati rinterrarono i resti del profeta in cima alla collina che domina Gerusalemme.
Per altitudine e importanza strategica, la Tomba di Samuele ha giocato un ruolo fondamentale in numerose battaglie sia in Età Moderna che Contemporanea. Anche se gli scavi non hanno portato alla luce resti databili al periodo in cui visse Samuele, fedeli ebrei e mussulmani visitano regolarmente il sito. Gli ebrei fanno visita al luogo soprattutto nell’anniversario della morte di Samuele, il 28 del mese ebraico di Iyar.
