Situata appena fuori la Città Vecchia di Gerusalemme, sulle pendici orientali del Monte Sion, la Chiesa Cattolica Romana di San Pietro in Gallicantu occupa il punto in cui, secondo la tradizione cristiana, Gesù fu imprigionato dopo il suo arresto da parte dei soldati romani.
Il nome della chiesa è un riferimento al canto del gallo in occasione del terzo rinnegamento che Pietro fece nei confronti di Gesù. La chiesa fu costruita nel 1931 sui resti di chiese precedenti, la più antica delle quali era un santuario bizantino costruito nel 475 d.C. in ricordo del pentimento di Pietro.
Per questo motivo la chiesa è composta di stili architettonici e artistici di periodo diverso, amalgamando opere antiche con l’arte moderna. Tra le opere più impressionanti della chiesa troviamo un mosaico di grandi dimensioni che mostra le figure principali del Nuovo Testamento e, nel cortile, una statua che descrive il triplice rinnegamento di Gesù da parte di Pietro.
La chiesa si estende anche nel sotterraneo, incorporando pietre di antiche grotte nella cappella inferiore. Scendendo di un altro livello è possibile ammirare una serie di camere (datate nel periodo del Secondo Tempio), dove Gesù fu appunto incarcerato.
Sul lato settentrionale della chiesa c’è una scala che conduce alla Valle del Kidron e che, si crede, sia stata utilizzata come passaggio tra la parte alta e quella bassa della città di Gerusalemme nel periodo del Primo Tempio.