Secondo il Nuovo Testamento nella notte del suo arresto Gesù pregò nel Giardino dei Getsemani. Il Vangelo di Luca afferma che il disagio di Cristo al Getsemani era così acuto che “il suo sudore si trasformò in grandi gocce di sangue che cadevano a terra”. Questo luogo fu frequentato da Gesù e dai suoi discepoli, ed è per questo motivo che, la notte della passione, Giuda Iscariota non ebbe difficoltà a trovare Gesù.
Secondo la tradizione della Chiesa Ortodossa Orientale il Giardino dei Getsemani è il luogo dove la Vergine Maria fu sepolta per poi assurgere al cielo. Questo luogo, che è da secoli associato al Giardino, è ai piedi del Monte degli Ulivi, accanto alla Chiesa di tutte le nazioni (o Chiesa dell’Agonia) e alla Chiesa Russa di Santa Maria Maddalena.
Il nome “Getsemani” deriva dall’ebraico “gat shemen”, che significa “frantoio”. Alcuni tra gli alberi d’olivo presenti nel Giardino sono ritenuti vecchi più di 1000 anni. Alcuni di essi sono così antichi da essere considerati i discendenti degli ulivi che fiorivano nel giardino durante le vicende di Gesù.